Il Chow Chow
di
Marcello Ciai
Una deliziosa antica fiaba racconta che: mentre Dio dipingeva di blu il
cielo, un Chow Lo seguiva e puliva con la lingua le gocce che cadevano. In tutte le favole
c'è qualcosa di vero. Ed in questa è vero che il Chow ha la lingua blu e le sue origini
sembrano iniziare con la Creazione di Dio.
Nessuno storico cinofilo finora ha potuto dare
una data, un tempo certo alle sue origini.
"Oriental Masterpiece" - Capolavoro Orientale, lo definisce un sito Internet
americano. Sappiamo infatti per certo che viene dall' Oriente, ma non sappiamo per certo
né il paese d'origine, anche se molti concordano per la Mongolia, né la nazione d'arrivo
in Europa, anche se molti indicano l'Inghilterra. Ho letto in un articolo del Chow-Chow Club Olandese che addirittura fu
Marco Polo a descrivere il Chow-Chow in Occidente nella seconda meta del 13° Secolo.
Continua il mistero del Chow: è un cane, ma non si comporta "tutto" da
cane; va a caccia, ma non come i cani da caccia; fa la guardia, ma non come i cani da
guardia ; fa da compagnia, ma non come i cani da compagnia....e così via. Mangia quello
che mangiano gli altri cani, anche se con piccoli accorgimenti e variazioni, ma non prende
il cibo come gli altri cani. E soprattutto è un cane che "sa quello che fa e quello
che abbaia".
Purtroppo normalmente viene giudicato alle esposizioni come qualsiasi altra razza,
specialmente quelle da compagnia, seguendo solo certi schemi. Questo porta a un
decadimento della razza stessa. Mio padre e mio nonno facevano i commercianti di stoffe e
mi ricordo che per giudicare una stoffa, la guardavano attraverso un ingrandimento che
metteva in evidenza la sua trama. Così andrebbe giudicato un Chow. Vederne quindi non
solo l'aspetto esteriore, ma anche la trama: il suo comportamento, le sue reazioni, la sua
regalità ecc. ecc.
Io sono stato cacciatore e ho pure addestrato cani da difesa, ma non ho
visto mai cani tirar fuori fagiani, lepri e cinghiali come il Chow Chow; come pure senza
che gli fosse stato insegnato nulla ho visto un chow blue attaccare una persona
indesiderata in maniera fantastica, mi sembrava veramente di assistere a una scena irreale
di Walt Disney, gli saltò al braccio come un proiettile.
Gli Inglesi se ne sono innamorati per primi in Europa. Fin
dall'inizio del 19° Secolo, era stato presentato allo Zoo di Londra come cane "mezzo
selvatico"; nel 1880 apparve per la prima volta ad un'esposizione e solamente 10 anni
dopo veniva riconosciuto dal Kennel Club. Nel 1895 fu fondato il primo Chow-Chow Club
Inglese che ne stabilì lo standard.
Chow Chow hanno figurato e figurano tutt'oggi su pacchetti di sigarette, su confezioni di
té, su carte da gioco, su cartoline d'augurio, buste e francobolli. Francobolli con chow
chow risultano emessi anche recentemente dai più svariati paesi del mondo, dall'Africa
alla Russia.
Il suo standard attuale, riconosciuto falla F.C.I. ha alcune importanti
differenze da quello antico. Infatti sul retro di una "card" inserita in
pacchetti da dieci sigarette inglesi del 1937 si legge: Un cane di origine cinese di
costruzione possente. Cranio molto largo e piuttosto piatto con la faccia fino
all'estremità di moderata lunghezza. Muso marcato e largo. Tartufo nero e largo (nei
colori chiari è ammesso un naso rosa). Occhi scuri, profondi e piccoli, situati
obliquamente (occhi chiari ammessi nei blue). Orecchie piccole e dritte a triangolo.
L'espressione dev'essere imbronciata (scowl).
Collo corto, molto forte e circondato da un folto collare di pelliccia. Dorso corto e
forte. Torace molto profondo, con costole ben disegnate e rene possente.
Zampe anteriori appiombo e di buona ossatura. Zampe posteriori muscolose e garretti
dritti; piedi tondi e piccoli .
Pelliccia abbondante, folta e resistente alle intemperie, sottopelo lanoso. Altezza al
garrese da 40 a 54 cm. ( 17 - 21 inches). Peso tra le 55 - 60 lbs = 25 - 28 kg. Colori:
nero, rosso, giallo, blu e bianco (ma non chiazzato).
Nelle differenze tra l'antico e il moderno notiamo che il collo dello standard attuale non
dev'essere corto, nel primo invece è corto; ma aggiungo io, armoniosamente ben impiantato
sulle spalle con una netta piegatura (circa 60°).
Il suo peso ideale è sui 23-28 kg. secondo il sesso.
Oggi vediamo giudici che sulla scia americana, fanno diventare campioni cani di altezza e
peso, ingiustificatamente ed eccessivamente superiore allo standard stesso. Così addio a
certe sue caratteristiche come il "double-hock", sua brillante andatura
"sui trampoli".
Sul suo temperamento e carattere: riflessivo, tranquillo, dignitoso, impassibile e
diffidente è stato e viene scritto tanto. E' bene però sottolineare che la
"personalità" del Chow è molto diversa dagli altri cani, e le sue attitudini
sono più paragonabili a quelle dei migliori gatti. Mi interessa sempre leggere o sentire
cosa ne pensano gli altri tutti, addetti e non addetti; perchè il Chow è molto versatile
ed ognuno può scoprire qualcosa di nuovo, mentre invece difficilmente qualcuno gli può
insegnare qualcosa. Chi sceglie un Chow, sceglie una personalità.
Alcune curiosità: in Manciuria e Mongolia gli agricoltori davano i
Chow in dote alle figlie; l'Imperatore Ling-Ti, oltre 3000 anni fa, teneva i Chow come
membri della sua famiglia imperiale, con tanto di servitù, e li insigniva di titoli,
ordini ed onoreficenze. Un'altro imperatore teneva i Chow come guardiani per i suoi
numerosissimi bambini.
In un mondo come quello di oggi in cui si sente che perfino i cani
straziano dei bambini, io devo testimoniare che in circa 30 anni di allevamento del
Chow-Chow, con i miei 10 figli e i loro amichetti, che hanno vissuto e vivono tutt'ora in
continuo stretto contatto con cuccioli e adulti di questa razza, non ho mai visto un Chow
rivoltarsi a un bambino. Certo non è un cane per tutti ! Sicuramente non è adatto ad una
famiglia dove regnano tensioni ed disarmonie, prima o poi questo porterà ad indifferenza
o peggio ancora ad aggressività.
Per alcuni problemi dati da qualche soggetto e dovuti, si dice, al suo
temperamento, le cause si devono attribuire paradossalmente ai periodi di maggior
popolarità di questa razza. Mi spiego: la razza ha passato due periodi di grande
"popolarità": uno nel 1930, quando il Presidente degli U.S.A. Calvin Cooledge
teneva un Chow di nome Timmy, alla Casa Bianca; un'altro negli anni '80, e anche
attualmente la razza vive un periodo di questo genere. Purtroppo in questi periodi nella
foga di far cuccioli chow per speculare sulla loro aumentata richiesta, allevatori e
commercianti senza scrupoli, usano soggetti con temperamento e carattere non adatto per la
riproduzione. Un allevatore responsabile, appassionato della razza, con lunga esperienza e
onesto, rifiuta di usare soggetti che sono per esempio aggressivi o timidi. La
complessità del carattere del Chow, interessò perfino Siegmund Freud che si mise ad
allevarlo e dopo la sua morte la sua figlia Anna ha continuato l'allevamento.
Sfido qualunque altra razza ad essere più utile all'uomo del Chow. Infatti il Chow è
servito e serve ancora nei suoi paesi d'origine agli scopi più vari: dalla protezione al
trasporto, dalla caccia all'alimentazione, dall'abbigliamento comune alla pelliccia dei
Mandarini.
Voglio concludere come ho iniziato mettendo il Chow vicino a Dio e
ricordando che qualcosa ce l'ha a che fare col cielo se fin dall'antichità i monaci
orientali lo mettevano a guardia dei templi per difendersi anche dagli spiriti
maligni. In un recente bellissimo francobollo dell' isola di Grenada, il Chow Chow
è gemellato con il magnifico Monastero di Ling Yin in Cina.
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